Nell’ acquatorio dell’ isola di Lussino ( Lošinj) vive una comunitá di delfini di circa 180 individui, la maggior parte dei quali e stata identificata attraverso segni, come cicatrici e tagli sulla loro pinna dorsale, la parte del loro corpo la quale e sempre visibile quando vengono in superficie del mare per respirare l’ aria.
Il sentiero parte dalla baia di Borik ( Val di sole – Sunčana uvala) e passa attraverso le baie di Porto Sessola ( Porto Šešula), Zuanguski ( Cuanguski) , Draga Piccola e Draga Grande ( Mala e Vela Draga), , Sunfarni per arrivare dopo circa 80 minuti fino a una delle piú nelle baie di Lussino – la baia di Crivizza ( Krivica).
Strada facendo fino a Crivizza ( Krivica) potete notare le biforcazioniche vi portano fino alla trasversale lussignana fino alla quale impiegeremo circa 30 minuti in salita. La baia di Crivizza e profondamente frastagliata nella costa , e come tale e un rifugio ( riparo) ideale per molti diportisti. Godetevi l'ombra di pinete e dal mare cristallino con spiagge di ciottoli.
Dalla baia di Crivizza ci spostiamo fino alla prossima baia Balvanida, dove nella taverna omonima vi potete rinfrescare per poi proseguire avanti per la vostra strada. Il sentiero ci conduce attraverso la baia di Pieschi ( Pljeksi), Vinkova fino al punto finale dell’ isola di Lussino, la baia di Mrtvaška.
Dalla baia di Mrtvaška potete prendere und taxi – natante e arrivare fino a San Pietro dei Nembi ( Ilovik), cioé con la trasversale lussignana ritornare a Lussinpiccolo ( Mali Lošinj) o continuare avanti per il Sentiero dei delfini fino alla nostra destinazione finale – Lussingrande ( Veli Lošinj). La baia di Mrtvaška i abitanti di San Pietro dei Nembi ( Ilovik) hanno sempre utlilizzato come la via piú breve fino a Lussinpiccolo, considerando il fatto che nei tempi passati non avevano il cellulare per chiamare qualcuno della famiglia a San Pietro dei Nembi che li venisse a prendere a Mrtvaška – ma accendevano un fuoco e gli abitanti di San Pietro dei Nembi quando vedevano il fuoco sapevano che qualcuno di loro stava aspettando a Mrtvaška per venire oltre.
Dalla baia di Mrtvaška ci spostiamo verso la baia di Trasorka, dopo poche centiania di metri, il percorso ci conduce lungo le mura a secco di pietra alte fino a tre metri. Dopo una camminata di 90 minuti arriviamo fino alla baia di Kriška, dominata da un molo lungo circa 20 metri, costruito durante la monarchia austro-ungarica. Da qui possiamo continuare per la nostra strada salendo dolcemente tra gli ulivetti di Lussingrande e arriviamo fino alla chiesetta di San Nicola del 14. secolo, dove secondo la tradizione i primi coloni ( imigrati) si stabilirono sull'isola di Lussino nel 1280. Dalla chiesa di San Nicola c’e una discesa facile di circa 20 minuti e arriviamo al centro di Lussingrande ( Veli Losinj).
Se decidiamo invece dalla baia di Kriška di continuare avanti lungomare, passiamo la baia di Javorna, e dopo 45 minuti di cammino raggiungiamo la baia di Rovenska. All'ingresso della baia si trova il frangionde del 1856.per il quale ordinó la costruzione ’ arciduca austriaco Ferdinand Maximilian, come protezione dai venti del nord e per poter ricevere i sempre piú grandi velieri lussignani.
Dalla baia di Rovenska avanti ci porta il sentiero cimentato lungomare , fino al belvedere Punta Leva, il quale deve il nome alla famiglia lussingrandese Leva, e delle generazioni di capitani il piu importante é Pietro Giacomo Leva ( Petar Jakov Leva), il primo capitano del Adriatico dell’ est che nel 1834. ha navigato intorno all Cape Horn. Dopo diverse ore di cammino davanti a voi è Lussingrande, riposatevi, premiatevi, gustate le prelibatezze culinarie lussingane, lo meritate !
