Le prime esperienze marittime le acquisirono sulle galee veneziane come galeotti, rematori d’obbligo o di ventura e le applicarono sui loro “grip”, barche a vela piccole e robuste addette alla navigazione costiera. Blaž Gladulić (Blasius Gladulich), primo conosciuto paron lussingrandese (padrone della nave), venne raffigurato su uno di questi “grip” sulla lapide della sua tomba del 1604.
Nel corso del XVII secolo, i lussingrandesi iniziarono ad imbarcarsi sempre di più sulle navi mercantili e da guerra come marinai, soldati, ufficiali e infine comandanti. Quelli furono tempi di navigazione estremamente pericolosa a causa delle costanti guerre veneziane con la Turchia e degli attacchi dei pirati dell’Adriatico e dell’Africa del Nord. Molti di loro furono premiati per il coraggio, ma molti di loro morirono.
Pian piano diventarono esperti, presero a navigare attraverso gli oceani e divennero capitani di lungo corso.
Alla fine del XVIII secolo, a Lussingrande si contavano 24 capitani. Fra le numerose famiglie marittime lussingrandesi, ce n’è una che spiccava da generazioni – la famiglia Petrina. Petar Petrina detto anche Ride, primo capitano lussingrandese conosciuto, attorno il 1650 navigava con la sua nave da Trieste a Londra e viceversa, e divenne famoso per la vittoria nella battaglia contro i Turchi vicino a Creta. Un suo lontano discendente, il capitano Aldebrand Petrina, fu l'ultimo grande marittimo di Lussingrande. Dopo diversi anni al comando del veliero "Esempio", costruito a Lussingrande, dimostrò le sue capacità marittime al comando del barcone d’acciaio “Contessa Hilda”, costruito a Glasgow nel 1875 per l’armatore lussingrandese Francesco Leva. Nel 1906, navigando da Trieste oltre il Capo di buona speranza fino a Taltal del Cile in soli 94 giorni, battè il record del clipper inglese “Cutty Sark” e morì lo stesso anno nel lontano Cile.
Fu capitano per 40 anni e attraversò l'equatore ben 55 volte, e la leggendaria "Contessa Hilda" fu venduta nel 1909 come ferro vecchio. I velieri sono scomparsi, ma il ricordo del “periodo d’oro” della marineria lussingrandese vive ancora oggi.
Il monumento di Ambroz Haračić si trova nel Parco bosco Čikat a Lussinpiccolo.